IL VIGNETO

Il vigneto, impiantato nel 1992, si estende per circa quattro ettari sulle colline di San Colombano al Lambro (MI). La tipologia di impianto, i vitigni, i metodi di potatura adottati ed i trattamenti effettuati, sono stati suggeriti, dopo accurati studi, e successivamente seguiti, direttamente dalla Facoltà di Agraria dell' Università degli Studi di Milano. Le varietà di uvaggio presenti provengono da cloni italiani e francesi opportunamente selezionati, scelti in funzione della composizione del terreno e delle caratteristiche ambientali della zona. In questo modo, l'esperienza maturata dalla tradizione locale, supportata da un'attenta analisi scientifica, ha permesso di realizzare un impianto moderno, ma ben integrato nel contesto rurale, in grado di produrre uve tipiche di alta qualità.

VITIGNO PRESENZA CARATTERISTICA
Croatina 18% La croatina è un tipo di vitigno autoctono, a bacca nera presente soprattutto nell'Oltrepò Pavese e nel Piacentino, in misura minore in Piemonte e in Veneto. Il vino prodotto con questa uva ha un contenuto di tannini esiguo, ne consegue un vino con carenza di "corpo", ma con profumi intensi di frutti rossi. Dall'uva della Croatina in purezza si ottengono vini beverini, ovvero a pronta beva, come la DOC Bonarda nella versione ferma" e frizzante.
Barbera 13% Il Barbera, vitigno autoctono a bacca nera, è diffuso mediamente in tutto il Piemonte, principalmente nella zona di Alba e di Asti. Il barbera di Asti o d'Alba può ottenere una denominazione superiore dopo un anno di invecchiamento in botte di rovere, avere lo 0,5% in più di alcool sviluppato.
Riesling 10%
Riesling Renano 10% Il Riesling Renano è un vitigno bianco dal quale si ottiene un vino fruttato e di carattere. Originario della Germania, si diffuse poi in Alsazia, Austria e Italia; oggi viene prodotto in molti luoghi del mondo, inclusa l'Australia
Sauvignon 10% Il Sauvignon (chiamato anche Sauvignon blanc) è un vitigno a bacca bianca, proveniente dalla zona francese di Bordeaux. Il nome deriva dalla parola francese sauvage ("selvaggio"), aggettivo dovuto alle sue origini di pianta autoctona del sud-ovest francese. Si tratta di uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi nel mondo vitivinicolo, con il quale è possibile produrre vini bianchi freschi con una marcata impronta varietale.
Bonarda 9% Il Bonarda o Uva Rara è da sempre considerata un'eccellente uva da tavola per l’elevato contenuto zuccherino e la moderata acidità. Raramente viene vinificata in purezza, bensì in unione con altre uve locali, conferendo al vino un colore dai riflessi violacei, un profumo particolare e, pur in assenza di tannicità, un tipico retrogusto amarognolo.
NB. Uva Rara è il nome usato per identificare la Bonarda, in quelle zone dove il nome "Bonarda" viene già usato per indicare la Croatina.
Pinot Nero 6% Tra tutti i vitigni a bacca rossa del mondo è considerato uno dei più nobili, e allo stesso tempo è il più difficile da interpretare, quello che pone l'enologo e il semplice consumatore di fronte alla degustazione forse più complessa. L'origine del Pinot nero viene posta nella regione francese della Borgogna, dove è alla base dei più grandi vini della zona (e tra più famosi del mondo) come Romanée-Conti, Gevrey-Chambertin e Richebourg. È presente anche nella regione dello Champagne, soprattutto sulla montagna di Reims, ma ultimamente ha fatto la sua autorevole comparsa anche fuori dall'Europa, in Oregon e in California. Il termina pinot sembra derivare da "pigna", è più specificatamente "piccola pigna", a significare sia la modesta dimensione del grappolo, che la caratteristica di avere gli acini fitti, appressati, appunto come le squame di una pigna.
Viognier 4% Il Viognier è un vitigno a bacca bianca originario della Valle del Rodano e da lì diffusosi in altre aree del Sud della Francia. Per la sua composizione risulta essere un uvaggio particolarmente resistente alla siccità. Le sue uve giallo carico producono vini dai profumi di pesca e albicocca e dal notevole contenuto alcoolico; tra i più noti il raro Condrieu. La varietà è coltivata anche in California e Australia.
Merolt 4% Il Merlot è un vitigno a bacca nera, il cui nome deriva dalla particolare predilezione che ha il merlo per le sue bacche, è originario della Gironda, nel Sud-Ovest della Francia, e in particolare della zona di Bordeaux da cui nascono (in uvaggio con il Cabernet) alcuni dei più prestigiosi vini al mondo (Saint-Émilion, Pomerol).
Cabernet
Souvignon
4% Il Cabernet-sauvignon è un vitigno di origine bordolese, nelle zone del Médoc e delle Graves, ed è senz'altro la varietà più rinomata al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità. Viene spesso usato in assemblaggio con Cabernet franc e Merlot, uvaggio che ha preso il nome di bordolese, dove è stato introdotto. In Italia ne esistono molte versioni, sia in purezza che con altri vitigni rossi. Ha grandi capacità di adattamento alle più disparate condizioni climatiche e tecniche di vinificazione, mantenendo le sue caratteristiche di riconoscibilità pur esprimendo perfettamente anche quelle del terrorio. È in grado di produrre vini intensi già nel colore, ricchi di tannini e sostanze aromatiche, capaci di lungo invecchiamento; grazie alla grande struttura di questo vitigno, si possono osare lunghe macerazioni e affinamento in legno, soprattutto rovere francese, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante.
Roussanne 4% Roussanne è un vino bianco di uve coltivate in origine nella regione del vino del Rodano in Francia, dove è spesso mescolato con Marsanne. L'uva è coltivata in diverse regioni viticole del Nuovo Mondo, come la California, Washington, e in Australia così come le regioni europee, come la Toscana e la Spagna. Le bacche si distinguono per il loro colore rosso-ruggine a maturazione - roux è francese per il colore bruno rossastro color ruggine, ed è probabilmente la radice del nome del vitigno. L'aroma del Roussanne è ricorda spesso un tè di erbe fiorite. In climi caldi, produce vini di ricchezza, con ricordi di miele e pera, e il corpo pieno. In climi più freschi è più floreale e più delicata, con una maggiore acidità. Si tratta di una varietà difficile da coltivare, con la vulnerabilità di muffa, scarsa resistenza alla siccità e al vento, in ritardo e / o maturazione irregolare, e le rese irregolari.
Sangiovese 4% Il Sangiovese (insieme alla Barbera) è uno dei vitigni italiani più diffusi (le aree coltivate coprono l'11% della superficie viticola nazionale); viene coltivato dalla Romagna fino alla Campania ed è tradizionalmente il vitigno più diffuso in Toscana. Entra negli uvaggi di centinaia di vini, tra i quali alcuni dei più prestigiosi vini italiani: Rosso Piceno Superiore, Chianti e Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano , Montefalco rosso, Sangiovese di Romagna e molti altri meno conosciuti ma altrettanto validi, quali il Morellino di Scansano.
Syrah 4% Il Syrah o Shiraz è un vitigno a bacca rossa dalle origini controverse, alcuni infatti ritengono che la sua provenienza sia l'Iran mentre altri pensano che le sue radici storiche siano legate al territorio di Siracusa dal quale si è poi disperso per poi essere reintrodotto in Italia dalla vicina Francia. Il Syrah dà un vino di colore rosso rubino dalle sfumature violacee, il profumo intenso e fruttato con sentori di piccoli frutti neri e spezie, tra le quali appare evidente il pepe nero, in bocca presenta una buona struttura e persistenza, morbido e abbastanza fresco con una media tannicità. Questo vitigno viene ad oggi coltivato in quasi tutto il territorio vitivinicolo mondiale anche se la sue espressioni migliori provengono appellations Cote Rotie ed Hermitage della valle del Rodano in Francia, in Italia viene coltivato in Toscana (con i migliori risultati nella D.O.C. Cortona), nel Lazio (Agro pontino) e Sicilia, soprattutto quest' ultima regione ha saputo meglio interpretare il vitigno Syrah in Italia, vinificandolo in uvaggio con il Nero d'Avola ottenendo vini morbidi e speziati molto richiesti dal mercato internazionale.